Cybersecurity: quasi un quarto degli utenti online è vittima di stalking digitale

Nonostante a livello globale quasi un quarto degli utenti digitali (23%) abbia subito qualche forma di stalking online da parte di una persona che stava frequentando da poco, in generale le persone sembrano sottovalutare l’importanza delle impostazioni di localizzazione, la salvaguardia della privacy dei dati, e più in generale, dell’oversharing.

Uno studio commissionato da Kaspersky su un campione di 21.000 persone in tutto il mondo rivela dati impressionanti sull’entità degli abusi digitali.
In Italia il 31% ha subito violenze o abusi da parte del partner attuale o precedente, il 14% ha ricevuto e-mail o messaggi indesiderati, il 9% ha subito una violazione di account social ed email e il 6% è stato filmato o fotografato senza il proprio consenso.

Per il 18% degli italiani è normale controllare gli account social del neo partner

Inoltre, un altro 6% ha ammesso di essere stato localizzato e il 4% di aver subito l’installazione di stalkerware sui propri dispositivi.
Ma il 18% degli intervistati italiani considera normale, come misura precauzionale, cercare su Google o controllare gli account dei social media di una persona che si è iniziato a frequentare, e il 28% ha ammesso di averlo fatto all’inizio di una relazione.

È altresì preoccupante come gli italiani che dichiarano di avere una relazione da poco tempo abbiano subito più violenze o abusi rispetto a quelli che hanno una relazione di lunga durata (47% contro 28%).
In ogni caso, le donne italiane che hanno subito qualche forma di violenza o abuso sono in proporzione più numerose rispetto agli uomini (34% contro 26%).

Cresce la paura della persecuzione online

A livello globale, il 34% degli intervistati ha dichiarato di essere spaventato dall’idea di essere perseguitato online, con una percentuale di donne leggermente superiore rispetto agli uomini (36% contro 31%).

Sempre a livello globale un numero maggiore di persone che hanno subito qualche forma di stalking online proviene dall’America centrale e meridionale e dall’Asia.
In India il 42% degli intervistati ha riferito di essere stato vittima di stalking online, il 38% in Messico e il 36% in Argentina.

La tecnologia facilita l’abuso

“Navigare nei siti di incontri online e negli spazi virtuali può essere rischioso, ed è fondamentale che i social media e le app di dating implementino processi di verifica, che possano aiutare a confermare che i profili degli utenti corrispondano alle loro foto reali – ha commentato Emma Pickering, Head of Technology-Facilitated Abuse and Economic Empowerment, Refuge -. Data la natura pervasiva dello stalking e dell’abuso facilitato dalla tecnologia, consigliamo alle persone di proteggere la propria presenza online, compresi password e account. Chi è preoccupato dovrebbe contattare le autorità locali o i servizi di assistenza”.