Rinnovabili, per gli italiani non c’è tempo da perdere

Come vedono il futuro i nostri connazionali in merito a quanto sta succedendo a livello di clima e ambente? Il 92% degli italiani è preoccupato dal cambiamento climatico e per l’82% è necessaria la transizione EcoDigital: priorità è incentivare le rinnovabili. Anche con misure drastiche, per non aggravare la crisi climatica in atto. Ecco, in estrema sintesi, i dati emersi dal 20° Rapporto “Gli italiani, le rinnovabili e la Green&Blue economy” presentato al convegno di celebrazione del “Mediterranean Day”, realizzato da Fondazione UniVerde e Noto Sondaggi.

Un’emergenza collegata ai recenti disastri

“Il 92%, la quasi totalità degli italiani, è preoccupato per il cambiamento climatico” ha detto Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde. “Un’emergenza drammaticamente collegata al disastro di Ischia, come anche all’alluvione nelle Marche e al fiume di acqua e fango a Formia. Per il 76% degli italiani è prioritario aumentare la produzione da fonti rinnovabili, in particolare solare ed eolico offshore, per garantire energia al Paese senza aggravare ulteriormente la crisi climatica. Nonostante la propaganda a favore di un nucleare cosiddetto ‘pulito’, oltre l’80% ritiene che questa energia non sia la risposta al climate change. Considerato anche lo scandaloso fallimento della COP27, chiediamo al Governo un impegno per favorire la transizione energetica ed EcoDigital, come richiesto dagli italiani, evitando di impantanare Parlamento e Paese in un dibattito su centrali nucleari o trivellazioni petrolifere che ha già fatto perdere anni importanti all’Italia, invece di farla affermare quale leader delle rinnovabili e della green&blue economy”.

Le forme di energia “green”

Cresce costantemente la quota degli italiani sicura che il mercato dell’energia del futuro andrà verso le rinnovabili, arrivando al 90% (+6% rispetto alla precedente rilevazione e ben +26% negli ultimi 6 anni). È in aumento il consenso degli italiani per quanto riguarda la messa in opera di grandi impianti eolici, sia dislocati sulle colline (76%) che a mare (off-shore) ma lontani e invisibili dalla costa (39%). In merito alla transizione energetica, si mantiene stabile il campione (44%) a conoscenza che l’UE punta sull’idrogeno verde come elemento essenziale, e per il 73% sarebbe importante per l’Italia incentivare questa innovazione. Il 40% ritiene che l’Italia raggiungerà l’obiettivo del 55% di energia da fonti rinnovabili ma oltre il target fissato al 2030. pressoché tutti concordi (il 91%, con un aumento di due punti percentuali rispetto l’anno precedente) sul fatto he oggi  passare al solare sia più sicuro.